13 Dicembre 2022

Martedì si è svolta presso la sede del Rotary Club Cantù, alla presenza di tutti i Club del Gruppo Lario, una serata con il Dott. Mario Gomboli, direttore delle Edizioni Astorina, la casa editrice che da sessant’anni pubblica Diabolik.

Bresciano di nascita ma cresciuto a Milano, inizia nel ’66 la sua attività da creatore di personaggi per il fumetto. Ne ha ideati centinaia, ma subito con molta umiltà ci spiega che il suo lavoro è parte di un vero e proprio gioco di squadra. Autori, sceneggiatori e disegnatori lavorano per un anno alla realizzazione di un fumetto mensile che tutti gli italiani riconoscono come Diabolik. Un personaggio che dopo 950 numeri riesce ancora a entusiasmare e catturare il lettore dalla prima alla centoventesima pagina. Il suo carattere affascina, uomo dai mille volti ed esperto di travestimenti, ottimo pilota ed eccellente tiratore non è un cattivo o uno spietato criminale. Ama le sfide è determinato e la sua vittoria consiste nel raggiungimento dell’obbiettivo prefissato, non nel oggetto rubato è un ladro ingegnoso. Creato nel 1962 dalle sorelle Angela e Luciana Giussani, che si solo ispirate ai personaggi dei romanzi d’appendice come Rocambole, Fantomas e Arsenio Lupin. Diabolik è oggi una vera icona, riconoscibile anche solo da un dettaglio come lo sguardo o il suo pugnale. Eva Kant è il personaggio femminile, ma non è la formosa mogliettina che aspetta il marito a casa o principessa in attesa di essere salvata. Appare dal terzo episodio e già al suo esordio, salva Diabolik da una condanna a morte per impiccagione. Una donna moderna, anche troppo per i suoi tempi, è una spia, già vedova di un lord, forte e determinata; ha un look unico come la sua acconciatura a chignon. Trova in Diabolik il compagno perfetto per la vita e lo sarà davvero, anche se personaggi immaginari sono considerati tra le coppie meglio affiatate di sempre. Il gusto delle sorelle Giussani si ritrova nei dettagli estetici come le macchine, una Jaguar E-Type avveniristica per l’epoca e la Citroen DS detta “lo Squalo” entrambe uniche. Diabolik è scandaloso! nel ‘62 il fumetto viene denunciato per oscenità e istigazione a delinquere, accuse che cadono nel vuoto, ma che comportano il fermo di alcuni numeri, oggi rarissimi e sogno dei collezionisti e amatori. Anche il merchandising dimostra che tutti vogliono un pezzo o un ricordo di Diabolik, maschere e gadget vanno per la maggiore. Infine una riflessione sull’importanza della fumettistica a volte bistrattata che è invece propedeutica per amare la lettura. Incontrare un autore è sempre emozionante, permette di capire cosa c’è dietro ad un personaggio. Ora Diabolik è sempre più reale, ma è solo un arrivederci al prossimo numero, che leggeremo con un’attenzione diversa.

 

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