21 Marzo 2023

L'Unione Europea è "una cattedrale in costruzione, e le grandi cattedrali richiedono a volte tanto tempo per essere terminate, ma anche fiducia ed entusiasmo". Piergiorgio Marchetti, professore emerito di diritto commerciale all'Università Bocconi, giurista, già presidente della Fondazione Corriere della Sera, sa di cosa parla, quando parla d'Europa, e anche di cattedrali, da milanese con radici sul lago di Como, dato che il duomo ha richiesto quattro secoli per venire realizzato. Ma ne è valsa la pena. Martedì sera è stato lui l'ospite al Golf Club di Carimate della conviviale del Rotary Club di Cantù guidato da Luigi Quasso.
Una serata per ragionare d'Europa, l'orizzonte comune dei ragazzi di oggi, dei suoi problemi, dei ritardi ma anche del valore enorme del grande cambiamento che ha portato nella vita di ognuno. Partendo dal volume "Europa nonostante tutto", edito da La nave di Tesco - scritto con Antonio Calabrò, Maurizio Ferrera, Alberto Martinelli e Antonio Padoa-Schioppa - Pierangelo Marchetti, classe 1939, per mezzo secolo docente di Diritto Commerciale alla Bocconi, citando Carlo Levi e il titolo di un suo libro, "Il futuro ha un cuore antico", ha ripercorso la nascita dell'Unione Europea, partendo da quel Manifesto di Ventotene per la promozione dell'unità europea scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni confinati sull'isola del Tirreno. L'Italia, nel progetto Europa, c'è stata fin dall'inizio, ed è stata uno dei sei paesi fondatori con Germania, Belgio, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Un'unione basata sull'economia, sull'energia, ma non solo, tanto che chi entra nell'Ue deve dimostrare di rispettare i diritti fondamentali condivisi. Per questo la Turchia resta in attesa come tanti altri paesi.
"L'Unione Europea è un obiettivo che credevo valga la pena perseguire - ha sottolineato Marchetti - è una cattedrale che va portata a termine. In un mondo in cui si stanno ricreando gli imperi, avere uno Stato forte, unico, compatto, non è cosa da poco. Altrimenti si rischia di naufragare". Per questo benchè tutt'altro che bellicista, ha ribadito la necessità di dare vita a un esercito europeo. Ci sono problemi, ha riconosciuto "che i singoli Stati da soli non riescono a risolvere nel mondo contemporaneo. L'Unione Europea è quindi una necessità, che ha un colore neutro". Nno casacche di partito. Tra questi problemi uno dei più evidenti in questo momento, l'immigrazione "sulla quale ci sono ritardi, ma pensate anche a successi straordinari come il Pnrr. E l'Italia sarà tra i maggiori beneficiari di queste importanti risorse economiche"

 

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