26 Gennaio 2021

Colpiti da una pandemia che da un anno non ci dà tregua, sentiamo la necessità di conoscere almeno le caratteristiche del virus che ne è all’origine e di fare il punto sugli sforzi che la scienza sia compiendo per combatterlo. Il dr. Lietti, che con la sua azienda opera nel settore della ricerca di nuovi farmaci, in collaborazione con grandi aziende farmaceutiche, nella serata del 26 gennaio scorso ha tenuto un’interessante relazione scientifica on line per il Rotary Cantù su questa materia in continuo progredire e così ostica ai non specialisti.

Dopo aver ricordato alcune tra le fondamentali nozioni sulle caratteristiche dei virus e dei batteri, nonché richiamato i concetti basilari di sistema immunitario, DNA, RNA e codice genetico, si è concentrato sulla descrizione dell’azione dei virus che vive pochi minuti disperso nell’aria e non si riproduce senza un ospite. Questa la ragione delle molte precauzioni relative al distanziamento che adottiamo. Le vie respiratorie, naso e bocca sono le sue principali porte di accesso al nostro organismo. Attraverso l'albero bronchiale il virus finisce nei polmoni dove si insedia e si riproduce aggredendo, attraverso il sangue, anche gli altri organi. Il virus si aggancia alla cellula ospite grazie alla proteina Spike che si lega ad un enzima l’ACE2 che attiva l’angiotensina, un ormone che controlla la pressione del sangue, presente nelle cellule di quasi tutti gli organi, che diventano in questo modo bersagli dell'infezione virale. Le «Mutazioni» sono una fase naturale del ciclo vitale di un virus. Il SARS-CoV2 è già mutato centinaia di volte. Raramente le mutazioni hanno un impatto sulla patogenicità del virus. Più spesso velocizzano la sua replicazione. Le mutazioni sono molto frequenti poiché è sufficiente che una sola delle oltre 3 miliardi di coppie di basi che compongono il DNA inverta l'ordine dei due componenti, per provocare una mutazione più o meno consistente. Il dr. Lietti ha poi svolto un’ampia panoramica sui vaccini presenti sul mercato e su quelli di prossima autorizzazione da parte delle autorità europee di controllo. Pfizer/BioNtech e Moderna sono le prime 2 aziende farmaceutiche ad aver sviluppato un vaccino anti covid-19 estremamente innovativo. Ambedue sono riuscite nel tentativo di frazionare il RNA che ha il compito di trasmettere le istruzioni genetiche. La nuova tecnologia utilizzata, cosiddetta a mRNA (Acido ribonucleico messaggero) consiste nel dotare microparticelle di mRNA di istruzioni genetiche destinate al nostro sistema immunitario per la costruzione di una proteina del SARS-CoV2 in grado di contrastare la già citata proteina Spike con la quale il virus penetra all'interno delle cellule ospiti. L’efficacia di questi vaccini è di circa il 90%-95%. Ambedue prevedono una seconda dose. Il Pfizer/BioNtech dopo 21 giorni ed il Moderna dopo 28 giorni. Un problema è la conservazione di questi vaccini a meno 80 gradi per Pfizer e meno 20 gradi per Moderna. Astrazeneca ha sviluppato un vaccino a DNA, incorporato in un vettore virale non replicante. A questo scopo è stato utilizzato un adenovirus blando, tipico degli scimpanzè. È costruito con la stessa tecnologia del vaccino usato per l’epidemia Ebola. Ha un’efficacia di circa il 90% e la seconda dose deve essere somministrata dopo circa 30 giorni. La conservazione è a temperatura tra i 2°C e gli 8°C. Questo vaccino è stato studiato da IRBM di Pomezia (RM) in collaborazione con l’Università di Oxford. Astrazeneca lo produce e lo distribuisce lodevolmente senza alcun markup. Sono sul mercato anche i vaccini russo e cinese. Il russo denominato sputnik 5 è un vettore virale che non si replica perciò è frutto di ingegnerizzazione e ha utilizzato due adenovirus. Il cinese è uguale al russo ma utilizza un solo adenovirus. Questi due vaccini si conservano dai 2 agli 8 gradi centigradi. C’è anche una ricerca tutta italiana per il vaccino chiamato ReiThera, a vettore virale non replicante. Si somministra in una singola dose e l’efficacia è pari a circa il 90%. La conservazione è tra 2°C e 8°C. ReiThera ha appena concluso con successo la fase I (Farmacocinetica). Le fasi II e III verranno, in parte, finanziate dal Governo italiano. Altri 4 vaccini molto importanti arriveranno tra breve: dalla Novavax che è a base proteica dalla Sanofi anch'esso a base di proteine ricombinate che sarà presumibilmente disponibile intorno a fine anno, dalla Janssen-Cilag del gruppo Johnson & Johnson con un vaccino che utilizza un vettore vaccinale e infine dalla Bayer con la Curevac che sta sviluppando un vaccino con RNA messaggero come Pfizer. Il dr. Lietti ha annunciato infine che con la sua società LB Research sta avviando una ricerca in proprio, cioè senza alcuna sovvenzione, su una popolazione di 400/500 pazienti, guariti dalla malattia o vaccinati, sui quali determinare la concentrazione degli anticorpi IgG e IgM, che si attivano in presenza del contagio, attraverso i test sierologici, con l'obiettivo di valutare la durata dell'immunità grazie a controlli a frequenza periodica. In definitiva ci avviamo a disporre di un'offerta di vaccini molto ricca e rassicurante.
Come c’era da aspettarsi sono in circolazione molte fake news sui virus, sui vaccini e sulla pandemia, che possono indurre atteggiamenti no-vax. A proposito dei vaccini non esiste correlazione tra vaccini ed autismo, oppure tra vaccino anti Papilloma virus e senso di stanchezza. Un'altra sciocchezza è relativa all'ipotesi che l’infezione come malattia naturale faccia bene ed i vaccini facciano male. Assurdo poi pensare che a lungo termine i vaccini possano determinare una modifica del nostro DNA. Pazzesca l'idea che nei vaccini si nascondano i Quantum Dots cioè dei codici a barre che possono essere letti a distanza per un controllo del vaccinato. Assurdo anche pensare che ci possa essere una correlazione tra la somministrazione di vaccini e la morte di lattanti e sbagliato anche credere che i vaccini siano un grande business, perché le principali fonti di reddito per le multinazionali sono i farmaci di largo consumo, destinati alla cura delle malattie croniche come il diabete o l'ipertensione. Infine a proposito dell'accusa che i vaccini contengono alluminio e mercurio, c'è da osservare che l'alluminio ha una diffusione estremamente ampia ed è più presente nel latte materno che nei vaccini di alcuni anni fa. Nei vaccini un tempo veniva impiegato l'etilmercurio che è innocuo e i no-vax hanno confuso l'etilmercurio con il metilmercurio che è tossico e provoca malattie nervose.

 

Potete scaricare le slide della relazione da qui:


 

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