19 Ottobre 2021
Questa sera presso il Golf di Carimate Il notaio Gianfranco Manfredi, affiancato dalla giovane stagista Carola Stock, ha svolto il tema del testamento sotto l’aspetto giuridico e sociale, riuscendo nel difficile compito di abbinare ad un linguaggio rigoroso, un tono brillante e accattivante, anche grazie al ricorso ad esempi sempre illuminanti.
Molte le sorprese che la relazione ha riservato ai non addetti ai lavori per un tema che apparentemente sembra semplice e lineare mentre in realtà presenta una casistica piuttosto complessa. L’istituto del testamento risale nientemeno che al Diritto Romano ed era sconosciuto nel nord-Europa. Anche nel medioevo fu molto utilizzato e sostenuto in particolare dalla chiesa cattolica che poté essere beneficiaria di grandi ricchezze grazie ai lasciti testamentari.
Nel tempo sono stati apportati molti cambiamenti in rapporto all’evolversi del costume e oggi assistiamo ad una legislazione che varia di paese in paese. Per quanto riguarda la disciplina attuale, molti sono gli accorgimenti che il notaio suggerisce per la redazione dell'atto, che deve risultare da atto scritto di pugno dall'interessato. Considerando poi che il testamento è un atto assolutamente unilaterale, è evidente che non può essere affiancato o condizionato da patti tra persone o enti diversi. E nulli sono anche gli eventuali patti tra gli eredi in ordine alla futura destinazione dei beni da ereditare. Si deve cioè lasciare la possibilità al testatore di cambiare le sue volontà fino al momento del decesso. Naturalmente queste devono riguardare la parte del patrimonio non soggetta ai vincoli di legge a favore dei diritti degli eredi che vengono sempre salvaguardati, nei diversi gradi di parentela. In effetti, a ben guardare, il panorama degli eredi può avere le più diverse combinazioni rispetto al coniuge, ai figli, ai nipoti e agli ascendenti e per ognuna delle varie combinazioni la soluzione è diversa in termini di quote spettanti per legge.
Appare interessante l'evoluzione più recente del diritto testamentario che consente addirittura al testatore di attribuire una posizione privilegiata al soggetto erede ritenuto più consono ad esempio per la guida dell'azienda di famiglia. Naturalmente in casi come questi è opportuno un tacito accordo tra gli eredi. In ogni caso l’assistenza del notaio per la redazione di questo atto delicatissimo che richiede un’attenzione particolare alla terminologia e un’assoluta chiarezza per gli adempimenti che comporta è decisamente indispensabile.