Vorrei fare un po' di chiarezza su questo virus che ci ha causato e ci sta causando dei seri ed importanti problemi. Quando i cinesi comunicarono al mondo la presenza di questo nuovo microrganismo, la malattia che ne derivava era stata definita come Covid 19 (acronimo che significa Corona virus disease e 19 l'anno in cui fu scoperta).

Tale definizione non si riferiva al virus ma alla malattia; infatti "Disease" in inglese significa malattia. Successivamente l'OMS ha modificato la denominazione indicando il virus come Sars-CoV2 per il fatto che il genoma è simile a quello della Sars (epidemia del 2003) e Covid 19 la malattia che esso causa. Non riesco a capire perché sia gli organi di stampa sia le televisioni, sia i politici, ed anche alcuni clinici, declinano al maschile la malattia cioè Covid 19. La terminologia corretta è "La Covid 19".

 

Credo che quando si fa informazione, le parole debbano essere espresse in modo corretto.

Per quanto riguarda la situazione attuale di questa pandemia va sottolineato che Robert Gallo, lo scienziato americano di origine italiana che nel 1982 scoprì l'origine retrovirale dell'Aids, ha dimostrato che il Sars-CoV2 è mutato, ma in meglio ed il professor Massimo Clementi di Milano ha recentemente dimostrato che questo virus ha perso parte della sua carica virale. In considerazione di ciò è assolutamente sbagliato fare del terrorismo con false ed incomplete informazioni; infatti, non serve a nulla comunicare solo il numero dei positivi al test molecolare ma bisognerebbe suddividere i casi asintomatici, sintomatici, i ricoveri ospedalieri ed i ricoveri in terapia intensiva.

Se i dati venissero esposti in modo corretto si vedrebbe che gli asintomatici sono circa 1'85% e il numero dei ricoveri in terapia intensiva significativamente trascurabile. Alla luce di ciò, però, essendo il virus (Sars-CoV2) ancora presente, per tutelare la propria e l'altrui salute è assolutamente necessario evitare gli assembramenti, rispettare le regole e portare la mascherina.

Per quanto riguarda il vaccino, credo che quello studiato all'Irbm di Pomezia in collaborazione con l'Università di Oxford potrebbe essere disponibile nel primo semestre 2021, anche se, la produzione su scala mondiale e la distribuzione non saranno problemi da sottovalutare. Uno dei grossi problemi che sicuramente si presenterà è relativo al momento in cui arriverà l'influenza stagionale, in quanto, per i medici di medicina generale, sarà molto complicato saper discernere tra le due infezioni. Si spera solo che non vengano abbandonati a loro stessi come lo è stato alcuni mesi fa durante il lock down. È indubbio che con questo virus dovremo convivere per parecchio tempo come conviviamo con altri centinaia di virus.

Flavio Lietti
President and BD Director LB Research srl
International CIinical Trials Management, Cantù

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