6 Aprile 2021

II Rotary canturino ha regalato 600 test. Non tutte le famiglie sono d'accordo.

Hanno pensato a tutto, compresi gli operatori col naso da clown per cercare di strappare un sorriso ai bambini più piccoli.
Ma non è bastato a superare le resistenze dei più grandi, dei genitori, che non hanno colto l'occasione di sottoporre gratuitamente i figli a uno screening per permettere oggi una ripresa delle attività scolastiche in presenza in tutta sicurezza, con i plessi Covid-free. Un regalo di Pasqua del Rotary Club Cantù, che ha visto un'adesione piuttosto bassa, al 30%,

tanto da allargare il coinvolgimento anche al gruppo sportivo di Montesolaro, visto che i tamponi, 600, proprio non mancano. Tamponi che non saranno comunque sprecati, visto che il Rotary ha già elaborato un piano B, coinvolgendo don Giacomo Cavasin, responsabile della pastorale giovanile: «Quest'estate porteremo tre gruppi di ragazzi in vacanza in montagna - spiega il sacerdote - restando nelle vicinanze così che possano accompagnarli i genitori, e tutti, grazie alla disponibilità dimostrata dal club, verranno sottoposti a tampone».
E in quel caso c'è da giurarci che l'adesione sarà alta, dato che sarà obbligatorio per partecipare. In questo caso, invece, era lasciata alla volontà delle famiglie dei ragazzi che frequentano dalla scuola dell'infanzia alle medie in paese. II 90% dei docenti ha aderito, a mancare sono proprio loro, gli studenti. Iniziativa promossa dal Rotary che ne ha sostenuto i costi, con un paio di sponsor, Porro Mobili di Montesolaro e Lattonedil di Carimate, mentre il Comune si è occupato di gestire l'organizzazione. Si è cominciato ieri mattina, nella palestra messa a disposizione dal Gs Montesolaro in comodato gratuito, con la presenza della Croce Rossa di Cantù e di Cermenate e dei volontari della Protezione Civile, mentre la società Harmonia ha svolto le operazioni. Anche il sindaco Roberto Allevi e l'assessore all'Istruzione Anna Longatti sono passati in palestra, dove sono arrivati il governatore del Distretto 2042 che raccoglie i club Rotary della Lombardia Laura Brianza e il presidente canturino Leopoldo Quintavalle.
II rotariano Fabio Stock è anche medico, e prova a darsi una spiegazione: «Nei mesi scorsi c'erano molte meno notizie sul virus e quello del tampone era un concetto nuovo. Oggi la gente pensa che sia inutile farlo, visto che ritengono che stia arrivando il vaccino. E forse c'è chi teme il fatto che, a fronte di una positività, tutta la famiglia finisca in quarantena. Purtroppo la coscienza civica non è abbastanza diffusa».

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