Cantù, In uno stabile della parrocchia di Fecchio, un progetto per stimolare la possibilità di una vita adulta autonoma
L'associazione Abilitiamo Autismo Onlus di Carugo, il cui nome richiama una sorta di sintesi tra le parole "abitiamo e abilitiamo", si è costituita nel 2017, per volere di 5 famiglie con figli autistici, con un'unica finalità: realizzare, sul territorio canturino, un contesto abitativo innovativo per giovani adulti con autismo, un luogo che possa diventare la loro "casa", in cui ad ognuno, in base alle proprie potenzialità/abilità, venga garantita la migliore qualità di vita possibile.

Questo luogo è diventato una realtà alla fine dello stesso anno, quando il Consiglio pastorale della Parrocchia San Carlo di Fecchio ha deciso di dare in dono all'associazione uno stabile, Cascina Cristina, per la ristrutturazione della quale, oltre alle risorse ottenute da un bando di Fondazione Cariplo e il finanziamento di Regione Lombardia, per un totale di 1 milione e 900 mila euro.
A tale proposito si segnala la recente visita di Giuseppe Guzzetti, ex presidente di Regione Lombardia, nonchè ex presidente di Fondazione Cariplo che è interventuo insieme, per la Cassa Rurale e Artigiana Bce di Cantù, al presidente Angelo Porro e il direttore generale Massimo Dozio, oltre a soci, architetti, e costruttori.

È stata inoltre aperta, accanto alla ricerca di altre forme di finanziamento, anche una campagna di raccolta fondi, perchè l'obiettivo è quello di arrivare a quota 3 milioni, il costo totale del progetto.
«Alla base di tutto c'è l'idea di lavorare ad un progetto di vita individuale, cucito su misura per ogni adulto autistico - ha raccontato Annalisa Martinelli, presidente dell'associazione che oggi annovera una cinquantina di soci, compresi i fondatori - e nel pieno rispetto delle potenzialità di ciascuno. Vogliamo davvero che cambi il paradigma con cui fino ad oggi ci si è relazionati con la persona con disabilità intellettiva, perchè è fondamentale comprendere le sue incredibili potenzialità. Lo scopo, infatti, è proprio quello di creare un contesto adeguato affinchè ognuno possa esprimersi al meglio. Da qui parte e si sviluppa il progetto di Cascina Cristina».
Una struttura polifunzionale, in cui troveranno spazio una comunità residenziale per accogliere stabilmente 12 persone adulte con autismo, un centro diurno che ospiterà altri 15 adulti, un "servizio sollievo" per le famiglie, uno sportello psicologico di sostegno individuale, un gruppo di auto mutuo aiuto dinamico e un centro per lo studio della sindrome autistica in cui si terranno corsi, convegni, workshop e conferenze per psicologi, operatori, aducatori, pedagogisti, arte-terapisti, fisiatri, volontari, familiari e altre possibili figure professionali.
«Davanti al tempo che passa, abbiam odeciso di rimboccarci le maniche e provare a costruire noi qualcosa per riportare a casa al più presto i nostri figli, una struttura che possa, in parte, creare un'alternativa e sopperire a questa mancanza, oltre che a rispondere alle esigenze del "dopo di noi". Fortunatamente la pandemia non ha arrestato i lavori e, se tutto andrà bene, Cascina Cristina sarà pronta entro l'inizio dell'anno prossimo».